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Stefano Cisternino
7 min readOct 22, 2024

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Le cose che verranno — ITA Version

Regola numero uno dell’attesa: il tempo è un bastardo sadico con un fetish per la tortura psicologica.

Il salotto è un acquario di polvere e ricordi stantii. Seduto su questo divano che sembra volermi inghiottire, aspetto che l’universo decida se prendermi a calci o ignorarmi del tutto. La porta della camera di mia nonna è socchiusa, una fessura tra l’inferno e il purgatorio. I fantasmi dei medici si muovono intorno al suo letto vuoto, una coreografia che mi dà la nausea.

Il cellulare vibra senza pietà. Un altro messaggio tuo, l’ennesimo tentativo di rattoppare un vaso rotto. Non ne ho voglia, tanto è inutile. Mi alzo, diretto verso la cucina. La macchinetta del caffè è morta come tutto il resto in questa casa.

Torno a sedermi, con il sapore amaro dell’attesa che mi brucia la gola. Ed eccola lì. Non l’avevo mai notata prima. Magra come uno stecco, i capelli spettinati le cadono sul viso pallido. Fuma una sigaretta dopo l’altra, il fumo disegna spirali verso il soffitto macchiato. Ha lo sguardo perso, ma quando le sue dita toccano i tasti del vecchio pianoforte di nonna, l’aria si riempie di Chopin. La Sonata n. 3 in si minore fluttua leggera, una melodia che conosco fin troppo bene.

Inciampa sulle note, si ferma, riprende. Le lacrime le rigano il viso, ma non smette. La sua determinazione è magnetica. Mi ritrovo a canticchiare, il…

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Stefano Cisternino
Stefano Cisternino

Written by Stefano Cisternino

I am an environmental journalist and Junior Europroject Officer specialised in eco-education. I write about geopolitics and environmental issues

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