Photo: POLITICO Photo Illustration/Source Images by Getty

Member-only story

Nella guerra fra Russia e Ucraìna sono in gioco anche clima e ambiente

Stefano Cisternino

--

L’avanzata russa non sembra fermarsi, assumendo rapidamente le fattezze di un’invasione su larga scala. Una crisi che oltre ad essere umanitaria, nel lungo periodo risulterà devastante sia per l’ambiente ucraino che per gli stati limitrofi.

I rischi sono molteplici, a partire dalle fondate preoccupazioni di Bennett Ramberg, ex funzionario degli affari esteri nell’ufficio degli affari politico-militari del Dipartimento di Stato americano e autore di Nuclear Power Plants as Weapons for the Enemy (1984), che colpi di artiglieria pesante possano colpire — intenzionalmente o meno — uno dei 15 reattori nucleari dell’Ucraina. Situati in quattro siti diversi del paese, questi reattori forniscono circa la metà del fabbisogno energetico del paese, e attaccarli ostacolerebbe significativamente una risposta militare dell’Ucraina — ma non senza trasformare i reattori in miniere radioattive. I detriti radioattivi rilasciati in un attacco a una o più delle centrali potrebbero disperdersi per migliaia di chilometri nell’area circostante, comprese parti della Russia stessa. Putin non ha mai ordinato un attacco a una centrale nucleare, e in questi giorni gli analisti internazionali tendono a escludere questa ipotesi apocalittica, attribuendo i rialzi dei livelli di radiazioni che si cominciano a monitorare nell’area di Chernobyl piuttosto al…

--

--

No responses yet