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Quali flussi di rifugiati per effetto del cambiamento climatico?
Nel prossimo futuro, si prevede che il riscaldamento globale creerà milioni di rifugiati climatici, ed enti e organizzazioni di tutto il mondo si stanno già interessando della questione.
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), il numero globale di rifugiati ha superato gli 80 milioni nel corso del 2020 ‒ la cifra più alta mai registrata. Diversi fattori hanno contribuito a questo aumento, tra cui una crescita della violenza politica e dell’instabilità, eventi meteorologici estremi e ‒ più recentemente ‒ gli effetti a catena della pandemia di Covid-19. Prevedere questi spostamenti di massa sta diventando sempre più cruciale, al fine di definire chiare forme di coordinamento interstatali ed efficaci metodi di prevenzione (early warning systems). Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha registrato un aumento significativo nel numero di richiedenti asilo, soprattutto dall’Afghanistan e dal Medio Oriente. Questa recente impennata sta generando gravi sfide umanitarie, con numerosi migranti e rifugiati che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa. A causa degli alti rischi e dei costi associati allo spostamento, i cittadini dei Paesi colpiti dai conflitti che non sono direttamente minacciati dai combattimenti cercano di rimanere e aspettare che il conflitto finisca.